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Una ribellione mancata. La figura dell'inetto nella letteratura di fine Novecento

Spinelli Manuela

Publié le 10 décembre 2018 Mis à jour le 10 décembre 2018

Verona, Ombre Corte, 2018, 147 p.

A circa un secolo di distanza dalla pubblicazione di Una vita, la figura dell'inetto continua a occupare la scena letteraria italiana. Non sempre amato, spesso criticato per la sua debolezza e il suo carattere velleitario, ritorna prepotentemente soprattutto negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, tanto da spingere a interrogarsi sul senso da attribuire all'inettitudine.
Ma che cosa significa essere "un inetto"? Si tratta davvero solo di un personaggio abulico, che ha rinunciato a vivere? E se invece dietro il suo atteggiamento inerte e passivo si nascondesse un tentativo di ribellione, il desiderio che tutto ciò che lo circonda imploda?
Attraverso l'analisi testuale condotta su alcuni romanzi della fine del Novecento (tra gli altri, Vita standard di un venditore provvisorio di collant, Per dove parte questo treno allegro, Diario di un millennio che fugge, Tutti giù per terra), l'autrice cerca di mettere in luce la polisemia del personaggio e il suo rapporto con la società. Seguendone il percorso ci si accorgerà allora che il carattere inerte dell'inetto riesce a esprimere una lucida e puntuale critica sociale, dando voce al disagio di tutti coloro che non vogliono conformarsi e che cercano di mettere in discussione i modelli dominanti
 


2016 – 147 pages – Format : 15×21 cm
isbn : 9788869480379 Prix : 15€
Langue : italien


Mis à jour le 10 décembre 2018